Cashmere

Dal sottomantello della capra Hircus, originaria del Kashmir, si ottiene la preziosa fibra del cashmere. Ad oggi, le capre più pregiate sono allevate nell’Himalaya e nelle regioni montuose dell’Asia (Cina, Afghanistan, Mongolia, Iran). Queste, per sopravvivere alle rigide temperature invernali e le calde temperature estive hanno sviluppato un sottomantello dal quale si ricava appunto il kashmir, fibra preziosa, leggera, morbida e sottilissima, la cui caratteristica principale è quella di offrire un elevato isolamento termico, sia al caldo che al freddo.

La produzione del cashmere conta cinque passaggi fondamentali: la raccolta, lo smistamento, la tosatura, la filatura e la tessitura. La raccolta viene fatta con pettinatura manuale, durante la naturale muta stagionale dell’animale, in tarda primavera, senza che quindi l’animale incorra a sofferenza. Anche lo smistamento e la classificazione del pelo avvengono sempre a mano.

Dopo essere suddivisa secondo le differenti caratteristiche, la fibra viene poi lavata per rimuovere lo sporco, il grasso e qualsiasi materia vegetale rimanente dalla raccolta. Una volta concluso questo passaggio la fibra è pronta per essere trasformata in filato.